Il puro genio

Posted by admin | Brodo | venerdì 24 Agosto 2007 13:11

http://gemellek.blogspot.com/

horde66630_profughidc4.jpg

1983

Posted by admin | Brodo | martedì 21 Agosto 2007 11:43

L’ultima occasione è stata nel 1983.
Se tutto fosse andato come doveva andare,
ora la nostra lingua ufficiale sarebbe il tedesco.

Zico nel 1983 era soprannominato “El Galinho de Quintino”.
Quintino, quartiere di Rio.

Forse era il giocatore più forte del mondo in quel preciso momento.
Doveva arrivare a Udine.
Da Rio.
A Udine.

Nel 1980 il Calcio italiano riaprì le frontiere ai giocatori stranieri.
E fu un assalto. E Zico doveva arrivare a Udine, ma Sordillo non voleva.
Sordillo era il presidente della FIGC all’epoca del mondiale ’82.
Odiato da quell’Italia, forse perché rifiutò durante la spedizione
di affiancare Nils Liedholm a Bearzot, quando i giornalisti lo supplicarono.

Sordillo aveva un po’ le palle girate per questa invasione di stranieri.
E cominciò a frenare la trattativa per Zico.
Intanto a Udine cresceva la tensione.
Il presidente dell’Udinese, Mazza, fece scudo comune con la Roma
che all’epoca stava aspettando l’arrivo di Tonino Cerezo.

Zico non arrivava.

Ci si mise pure Luciano Lama.
Che a capo della CGIL si oppose al trasferimento.
Mazza era il presidente di Zanussi.
Zanussi aveva centinaia di operai in cassa integrazione.
Zico si apprestava a essere uno dei giocatori più pagati in Italia.
Ma è il Calcio.
Il Calcio è Amorale.
Non Immorale.

Ma Zico non arrivava.
Il ’77 era passato da poco.
E il pavé delle città odorava ancora di Clarks gommate.
La gente, a differenza di ora, si ricordava ancora come si fa a scendere in piazza.

Udine scese in piazza.
Udine voleva Zico.

Alla testa del corteo
lo striscione più bello
splendido e geniale
della storia del calcio.
Altro che le stronzate di Cristiano Militello.

Lo striscione parlava chiaro.
Zico non era calcio.
Zico era una pura questione politico-sociale.

“O ZICO O AUSTRIA”

Purtroppo Zico arrivò.
Quindi niente Austria.

E io cominciai a pensare seriamente
che festeggiare il compleanno dell’imperatore
a Giassico non era poi una così brutta idea.

A breve il mio reportage.

Questo post è dedicato a David Peace

Da Bora.La

Posted by admin | Brodo | venerdì 10 Agosto 2007 15:49

Un mio pezzo su Bora.La:

Il centro di Trieste, nei giorni d’estate, è pervaso di una noia borghese incontenibile e devastante.
La poca osmosi tra il centro e le periferie genera scazzo. I soliti incontri, il solito rituale, lo sai che non mi va.

[continua]

L’anteprima della fine del mondo organizzata dalla Tribuna di Treviso

Posted by admin | Brodo | venerdì 10 Agosto 2007 12:16

La casa di produzione di Dio,
la “Miracle Production” è da tempo che sta progettando
un’anteprima per il nuovo, ultimo e definitivo capolavoro:
“The End Of The World”.

Per la proiezione erano in lizza molte città.
Ma come da pronostici l’ha spuntata Treviso
su rivali d’eccezione come Vicenza e Padova.

Quindi se volete godervi in anteprima la fine del mondo
e il declino della specie umana
potete cliccare qui e soffermarvi non tanto sull’articolo, quanto fare un’accurata panoramica dei commenti.

“Ciameme Fioi”
“Trevigiane si nasce…non si diventa”
“Solare e frizzante…un peperino”

De Profundis

Vento di Ponente

Posted by admin | Brodo | giovedì 9 Agosto 2007 15:53

Oggi.
9 Agosto 2007.
Pagina 47 del Corriera della Sera.
Paginone interamente dedicato a Dice-K,
l’idolo di Boston.

In questo blog.
27 Aprile 2007
https://edtv.it/tag/daisuke-matsusaka/

Dj set di Kenny Carpenter a festeggiare Daisuke

Birthday Hold’em

Posted by admin | Brodo | domenica 5 Agosto 2007 23:14

Casinò Perla. Nova Gorica.
Poker. Tavolo Cash.

Di fronte a me un ciccione. Un trash-talker.
Si chiamano così quelli che parlano sempre, mano dopo mano.
Ovviamente dicono stronzate insostenibili.

Accanto a lui. Un signore anziano con barba. E’ seduto lì da 5 ore.
Non ha mai aperto bocca. Se non per insultare un Valletto in ritardo con la consegna del caffé.

Gli italiani sono strani al Perla. Credono che gli Sloveni siano dei rincoglioniti.
Tendenzialmente uno sloveno del Perla parla bene l’italiano.
Magari ha solo bisogno che parliate chiaramente.
In Italiano. Evitando il dialetto veneto.
Basta poco.

La maggior parte dei frequentatori del Perla quando parla con gli addetti del Casinò
accompagna la parola con varie mimiche.
Ho visto una signora bionda di Treviso avvicinarsi al banco e chiedere:
“Scu-sa-te VE-O sigare-TE” mimando il gesto del fumare una cicca.
“Certo, un secondo solo che servo due clienti”.

Il giocatore ciccione è grasso quanto le sue risate.
Ride con lui un toscano enorme con la faccia sfregiata.
Nella posizione del dealer un ragazzo paffuttello che non parla, ride soltanto.

Sono le 5 e venti del mattino.
Il ciccione racconta un aneddotto.
Racconta che un paio di anni fa ha organizzato un compleanno.
Un paio, eh.
A questo compleanno c’era un amico dei genitori.

L’amico dei genitori si avvicina al ciccione e gli chiede quanti anni compie.
Il ciccione risponde: “24”.
L’amico dei genitori: “ahaahha credevo ne compissi 50”.

Al tavolo ridono tutti.
A squarciagola.
L’aneddotto del ciccione ha senza dubbio spaccato.
Davvero troppo divertente.

Ma il ciccione non demorde.
“Io faccio gli anni il 12 settembre, era il giorno dopo l’11 settembre”.
Il ragazzo paffuttello rilancia.
Butta sul piatto: “Era il 2004, quindi”.
Re-raise del ciccione: “No mi pare fosse il 2003”
Call ragionevole del paffuttello: “Eh mai hai detto un paio di anni fa”
Flop.
Scommessa del ciccione: “Guarda ti assicuro che era l’anno delle torri gemelle. 2003 sicuro”.
Il paffuttello folda: “Secondo me era il 2004 ma non insisto”

Io tremo. Devo intervenire. Partecipo al piatto.
Rilancio pesantissimo.
“Guarda che l’11 settembre è prima”.
Mimo il gesto della mano che va indietro col tempo.
Anche se non è Sloveno.

Il ciccione viene a vedermi: “2002? Te gà razòn. 2002”

Rilancio del piatto e dico: “No, è il 2001”.
Tutti foldano.
Vinco il piatto.

Colonna sonora di Madonna. “Time goes by..” segna il cambio dei bui al torneo del giovedì…

Stalker

Posted by admin | Brodo | mercoledì 1 Agosto 2007 18:16

Ho perso due chili in due settimane.
Un po’ perché mi sono ammalato.
Un po’ perché ho ripreso la Zona.
Un po’ perché faccio bicicletta.

Sono in forma. Inevitabilmente in forma.
Magro. Abbronzato. Irresistibile come sempre.
Così, per capirci.

irresistibile come sempre

Il problema di quando ti senti in forma e fai la Zona. E’ l’evangelizzazione.
Tutti ti appaiono malati.
Brutti.
Se vedi qualcuno che sorride mangiando un gelato.
Ecco lui è il male.
Dovrebbe piangere, non sorridere.
Una lacrima per ogni caloria.

Socialmente la Zona ha un impatto negativo devastante.
Prima o poi lo dovrei capire.
E non fare più errori simili.

Domenica scorsa mi sveglio.
Sono indeciso se andare al mare o candidarmi al Partito Democratico.
Opto per il mare.
Barcola.

Sono steso sul mio asciugamano da mare Allen Cox.
E rimiro il mio splendido addominale che non sporge più dal mio costume Allen Cox.
Accanto a me, Lei.

Mi giro, la guardo e con fare supponente.
“Ma perché non la smetti di mangiare tutto il pane che mangi?”
“Scusa?”
“Sì. Il pane è il male”
“Ma perché dovrei smettere di mangiare una cosa che mi piace mangiare?”
“Beh perché il pane fa male e ingrassa”
“Quindi mi stai dicendo che sono grassa?”

Brutta storia. E’ un vicolo cieco. Cambio discorso.
Ma dopo pochi minuti, il fanatismo ha ancora il sopravvento.

“Sì e poi…”
“Mhhh…” con fare infastidito”
“Smettila ‘co sta menata degli aperitivi.”
“Ma che cazzo stai dicendo, scusa?”
“Tutto ‘sto alcool, sempre a bere. Basta”
“Oh ma sei fuori?”

L’ “oh ma sei fuori” è pronunciato con un tono che non dà adito a dubbi.
E’ incazzata.
Ma la Zona è un credo, è una fede.
E se gli infedeli non capiscono sono solo cazzi loro.

Passano venti minuti.
Mi giro verso di Lei.
Sonnecchia.
Punto il mio dito indice.
Le palpeggio le terga col dito indice.
Le muovo il culo in modalità “budino” facendo pressione col dito indice.

“Scusa, ma perché non fai un po’ di sport?”.

Ecco. Lì. Proprio lì in quell’istante. E’ finita la mia domenica.

Cold War Kids ad accompagnare l’incazzatura